Tuscia Viterbese: natura, archeologia e arte in un territorio straordinario!

Tuscia Viterbese: natura, archeologia e arte in un territorio straordinario!

Un viaggio all’indietro di 3000 anni in una natura rigogliosa e potente tra ricchissime testimonianze etrusche, medievali e rinascimentali. Cinque giornate di escursioni con guida naturalistica e guida storico artistica tra boschi fiabeschi, laghi vulcanici, deliziosi borghi medievali, suggestive necropoli etrusche, verdissime forre scavate nel tufo da spumeggianti torrenti, misteriosi parchi e palazzi nobiliari. Storia, natura, tradizioni e cultura di una terra ancora poco conosciuta, ma interessantissima e spettacolare.

Si fa base in centro a Viterbo presso l’Hotel Tuscia e si cena in ristorante tipico a pochi minuti a piedi dall’hotel.

30 aprile
Arrivo e visita del centro storico di Viterbo, la cittĂ  dei papi!
Arrivo a Viterbo entro le 15.00 e visita guidata della cittadina. In oltre 2500 anni di storia, Viterbo ha saputo nascere e morire piĂą volte e ancora oggi mette in mostra le tracce del suo glorioso passato, soprattutto quello medievale di cui conserva il centro meglio conservato d’Europa. Per conoscere la provincia di Viterbo bisogna partire dal suo capoluogo che va esplorato passo a passo tra monumenti, palazzi, torri e fontane accompagnati da una preparatissima guida.

1 maggio
Dalla Riserva Naturale del Lago di Vico – il borgo di Caprarola ed il palazzo Farnese
Sul fondo di una conca ammantata di boschi, quello di Vico è senz’altro uno dei laghi piĂą belli del Lazio e dell’Italia centrale, che secondo una leggenda fu generato dalla clava che Ercole conficcò nel terreno per sfidare gli abitanti del luogo.
Divenuta area protetta dal 1982, la Riserva comprende al suo interno ambienti di grande interesse naturalistico, notevolmente diversificati seppur racchiusi in un territorio limitato
Il lago è la testimonianza di una lunga attivitĂ  vulcanica del vulcano Vicano che con l’esplosione del cono principale e il suo sprofondamento diedero origine a una caldera al cui interno emerse un piccolo cono lavico, l’attuale Monte Venere.
Col tempo, la valle e i crinali si ricoprirono di una fitta estensione di maestosi boschi.
Favolosa è la faggeta depressa di Monte Venere (patrimonio Unesco), così chiamata per essersi sviluppata ad una quota insolitamente bassa.
La fauna è ricca di biodiversità con numerose specie di pesci, piccoli e grandi mammiferi, rapaci notturni e diurni e soprattutto uccelli acquatici come lo Svasso Maggiore, che da sempre è il simbolo della Riserva. Arrivati ad una quota di 800 mt s.l.m sulla cima del Monte Venere si raggiungerà il “Pozzo del Diavolo”, l’unico esempio di cavità vulcanica della regione Lazio.
Lunghezza: 10 km; Dislivello: m 410 m
Nel pomeriggio ci spostiamo a Caprarola per la visita guidata del Palazzo Farnese, considerato uno dei piĂą bei palazzi rinascimentali di tutta Europa per la sua maestositĂ  e per i suoi oltre 6000 metri quadri di affreschi che ricoprono soffitti e pareti dei due piani nobiliari.

2 maggio
Oggi facciamo due piccole escursioni; una la mattina ed una nel pomeriggio.
Il Parco archeologico Marturanum e la Riserva Naturale Monterano
Insieme alla bravissima guida storico artistica locale, accanto a Barbarano Romano, entriamo attraverso una porta per l’Etruria, con un’alta concentrazione di resti etruschi, molti dei quali monumentali, che si mimetizzano nella rigogliosa vegetazione e sembrano accoglierci per raccontarci la vita e i riti di quasi 3000 anni fa.
Lunghezza: 4 km, Dislivello: 180 m
La cittĂ  fantasma del Bernini e la Riserva Naturale di Monterano
Nel pomeriggio ci spostiamo alla Riserva Naturale di Monterano, in un ambiente naturale integro che, tra sorgenti, soffioni sulfurei, pascoli bradi e cascate nasconde la cittĂ  “fantasma” di Monterano. Villaggio situato su un’altura tufacea, dove, dopo la distruzione e fuga degli abitanti, la natura si è riappropriata lentamente del luogo, donando così un aspetto affascinante ed estremamente suggestivo. La visita dell’antica cittĂ  di Monterano sarĂ  un’esperienza veramente unica perchĂ© ci permetterĂ  di passeggiare realmente tra antiche abitazioni, torri, chiese e palazzo baronale, che, nonostante siano ridotti in rovine, mostrano i dettagli dei loro interni e con essi la loro quotidianitĂ  antica, consentendo di respirare e rivivere l’atmosfera di allora. Tra i resti ammireremo l’intervento del famoso architetto Bernini, al quale si deve anche il disegno della Chiesa di San Bonaventura, che sorge come una cattedrale nel deserto appena fuori dall’abitato su un altopiano attorniato dai fitti boschi.
Lunghezza: 8 km, Dislivello: 240 m.

3 maggio
Sentiero dei mulini, piramide etrusca, bosco di santa Cecilia e “Parco dei Mostri” di Bomarzo
Il territorio di Bomarzo racchiude incredibili testimonianze del passato in una natura a dir poco selvaggia ed integra.
Da punti panoramici a strapiombo su grandi lastroni di pietra vulcanica la vista spazia sulle distese collinari da cui spuntano torri isolate e borghi medievali sopra a forre profondamente incise.
Attraverso una mulattiera tra enormi massi di peperino staccatisi dalle rupi sovrastanti e coperti da muschi e felci, si scende al livello del fiume dove l’acqua spumeggiante romba fra massi colossali, affascinanti ruderi di mulini per cereali e olive, porzioni di condotti, logori gradoni, suggestive cascate e le “marmitte dei giganti” in un incredibile assemblaggio che crea un’atmosfera surreale.
Risalendo dalla forra ci inoltriamo nel bosco, tra necropoli etrusche e testimonianze medievali fino a trovarci di fronte ad una delle meraviglie piĂą incredibili e misteriose della Tuscia: la cosiddetta piramide etrusca.
Lunghezza: 13 km; Dislivello: 380 m
Nel pomeriggio ci spostiamo a Bomarzo per la visita guidata al sacro bosco “dei mostri”, un unicum dal significato finalmente svelato dopo secoli di mistero, visitato e studiato da storici e artisti di tutto il mondo. Il luogo dove nel ‘500 Vicino Orsini ha fatto rappresentare la concezione della vita, della filosofia, della religione e del suo periodo storico.

4 maggio
Visita a Villa Lante e partenza
Per concludere in bellezza questa scoperta della Tuscia, (se non si deve ripartire di prima mattina) non possiamo non visitare insieme alla nostra bravissima guida un altro gioiello accanto a Viterbo: Villa Lante. Da sempre molto apprezzata da vescovi e cardinali che vi trascorrevano la stagione estiva. Giovan Francesco Gambara, uno dei cardinali piĂą potenti del Cinquecento, volle realizzare qui la sua Villa delle Delizie facendo di fatto creare uno dei giardini all’italiana piĂą belli al mondo! Fontane monumentali, affreschi, cascate, ninfei, zampilli e scherzi d’acqua dialogano vivacemente con la pietra, spezzando il rigore perfetto del giardino.

Quota individuale per accompagnamento guidato in ogni fase del trek con guida escursionistica e guida storico artistica come da programma, Hotel Tuscia*** con colazione, cene in ristorante tipico: € 650,00 – Supp. Camera Singola: € 55,00 con letto singolo; € 95,00 con letto matrimoniale.

In caso di mancanza di un numero sufficiente di macchine dei partecipanti, per effettuare gli spostamenti per e dai luoghi di svolgimento delle escursioni si dovranno noleggiare macchine o un pulmino.

Guida storico artistica: Marco Zanardi; Guida Ambientale: Francesco Capozucca

Direzione Tecnica: Passamontagna Viaggi

Contattaci per qualsiasi chiarimento ed ulteriore informazione

Contatti: 3494120325 – info@vagogiro.it

Periodo: 30/04/2025 - 04/05/2025


Prenotazione

Biglietti

Registration Information

Booking Summary

1
x Biglietto ordinario
€0,00
Prezzo totale
€0,00