Il cielo è di un blu intenso. L’aria frizzante dei 1000 metri da cui partiamo non ci fa sentire il caldo a cui non siamo più abituati, dopo la fredda primavera di quest’anno. Ma questo non è niente rispetto alla guduria del camminare sotto all’antichissimo bosco nel quale ci inoltriamo subito dopo la partenza. Quando il bosco “ci apre qualche finestra”, possiamo già ammirare le bellissime forme taglienti dei Monti della Laga sopra le nostre teste. Il suono rilassante e armonioso delle cascate all’interno della valle inizia a farci compagnia. E già iniziamo a scorgere, dall’altra parte della valle, le prime cascate, che, come ci aspettavamo, in questo periodo, sono abbondantissime e spettacolari.
Le enormi, pigrissime e bianchissime vacche che incontriamo sembrano essersi scelto, per questa mattina, uno dei terrazzi naturali più belli di tutta la zona. Ma sono “felici” di condividere questa bellezza con noi.
Continuando nel silenzio del bosco interrotto soltanto dal cinguettio degli uccelli, arriviamo al torrente da guadare. E’ soltanto il primo dei 5 torrenti che guaderemo. E per uno di questi guadi, dovremo toglierci gli scarponi ed indossare le ciabatte che avevamo opportunamente portate nello zaino.
Qualcuno di noi non può resistere alla tentazione di un bagnetto, ma soprattutto di una doccia nelle gelide acque di una delle tantissime cascate che incontriamo.
Dopo l’altissima ed incantevole cascata delle scalette, iniziamo la discesa verso le antichissime e graziose chiesette di S.Martino e della “Cona Passatora” per poi chiudere l’anello guadando altri torrenti ed attraversando un paio di paesini rigorosamente costruiti con la locale pietra di arenaria.
Sembra incredibile che in una sola, facile escursione possa essere racchiusa tanta bellezza e si possano provare così tante emozioni! Per fortuna tra circa un mese, il 28 luglio, si replica!!